Berlusconi logorato da mesi di crisi

Crisis Management: Lodo Alfano e la “sindrome da assedio”.

Le situazioni di crisi alterano lo stato psicologico di quanti sono coinvolti in prima persona. In questo contesto emerge spesso quella che viene definita la “sindrome da assedio” ben esplicitata ieri da Silvio Berlusconi, vittima a suo dire di un complotto ordito dalla sinistra. La “sindrome da assedio” è una condizione nella quale, in una situazione di crisi, si è convinti che il mondo ce l’abbia con noi.

Il Premier Silvio Berlusconi

Non perdere il controllo

Una delle tante regole del crisis management è quella di non perdere mail il controllo. Ieri Silvio Berlusconi ha inanellato una serie di errori clamorosi. Ecco una breve sintesi:

  1. Invece di prendersi una pausa di riflessione per valutare lo scenario e limitarsi eventualmente ad inviare i suoi “uomini” a difenderlo in tutti i contenitori televisivi possibili si è esposto subito in prima persona;
  2. Ha attaccato il Capo dello Stato dandogli praticamente dell’ex comunista innescando così, oltre alla crisi Alfano anche un secondo fronte di crisi, ovvero invece di circoscrivere la crisi Alfano l’ha di fatto allargata;
  3. Ha rilasciato una pletora di dichiarazioni con messaggi la cui efficacia è seriamente discutibile;
  4. E’ intervenuto telefonicamente a Porta a Porta ostendando tranquillità per poi perdere il controllo con una infelice battuta su Rosy Bindi la quale è riuscita ad articolare unarisposta brillante che lo ha, dal punto di vista della comunicazione, annichilito.

I messaggi di Berlusconi ieri

Ecco in linea generale i messaggi che Silvio Berlusconi e gli esponenti politici della sua maggioranza hanno articolato ieri:

  1. Silvio Berlusconi è oggetto di un complotto comunista: i Giudici della Corte Costituzionale sono stati nominati dalla sinistra, il Capo dello Stato è stato eletto da una maggioranza parlamentare di sinistra che non esiste più edè di sinistra, i giornali e le televisioni sparano contro il Governo
  2. Silvio Berlusconi ha il consenso del 70% degli italiani
  3. Silvio Berlusconi è stato eletto dal popolo e continuerà a governare
  4. Il Governo va avanti a governare, la minoranza organizzata dei giudici di sinistra che usa la giustizia a fini di lottica politica continuerà a farlo
  5. I processi in corso a Milano a carico del Presidente del Consiglio sono semplicemente due farse.
  6. Esporrò agli italiani tramite i media la sostanza di questi processi e vedremo se i giudici avranno il coraggio di emettere una sentenza contro la realtà delle cose

Cosa avrebbe potuto dire

Ecco qualche esempio di messaggi che Silvio Berlusconi avrebbe potuto articolare nell’ambito di una “normale” gestione della situazione di crisi:

  1. La sentenza della Corte Costituzionale mi sorprende perché ribalta un giudizio precedentemente espresso. Tuttavia in qualità di Presidente del Consiglio di questo paese la rispetto anche se non la condivido.
  2. Pur ricoprendo la carica di Presidente del Cosiglio sono prima di tutto un cittadino e pertanto risponderò in Tribunale, come qualsiasi altro cittadino italiano, delle accuse che mi vengono rivolte
  3. Ritengo i processi che mi sono stati intentati basati su fatti che non sussistono e lo dimostrerò
  4. Il Governo continuerà a governare il Paese e io continuerò ad impegnarmi come ho sempre fatto per il bene di tutti gli italiani

Certo si tratta di messaggi “conciliatori” forse lontani dalla mentalità del nostro Premier. O forse lontani dalla sua strategia di “spinning”.

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