La psicologia dell’emergenza è la capacità di porsi davanti alla differenza.
L’emergenza, secondo Fabio Sbattella, è una situazione minacciosa, imprevista, imprevedibile, nella quale ci si confronta con “la diversità minacciosa”, con quello che non conosciamo.
Il rischio è la paura e di conseguenza la chiusura. E’ invece necessario affrontare l’emergenza con “curiosità”.
La psicologia di emergenza è fatta di incontri umani che spingono all’azione. L’azione deve essere “intelligente”, “emozionata”, “densa”, “concreta, “calda”. L’emergenza si sedimenta nella memoria. La memoria si fa parola.
Il compito è quindi quello di sostenere un circuito azione-parola-azione-parola.
Un’ulteriore conferma a mio giudizio dell’importanza della comunicazione nelle situazioni di crisi e di emergenza.
Pensare e condividere “parole” sono, secondo Fabio Sbattella, elementi fondamentali della psicologia dell’emergenza.