Crisi e caos
- Patrick Trancu
- 29 apr
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 30 apr
Crisi e caos sono la sintesi di quanto accaduto ieri in Spagna e Portogallo, dove il blocco delle forniture di energia elettrica ha «fermato» entrambi i Paesi, coinvolgendo milioni di persone e paralizzando trasporti, ospedali, comunicazioni e infrastrutture.
Al momento le cause non sono ancora state identificate. Ma l’innesco – come spesso accade nelle crisi – è in fondo irrilevante. Quello che conta davvero è l’effetto: in pochi minuti, nulla funziona più. La società si blocca. E, come ha dichiarato una giornalista della TV spagnola, ci si ritrova improvvisamente «nel Medioevo».
Chi solo qualche settimana fa aveva deriso o quanto meno sorriso davanti al kit di sopravvivenza di 72 ore raccomandato dall’Unione Europea, oggi potrebbe iniziare a riconsiderare la sua opinione.
La domanda vera non è “perché è successo?” ma “che cosa succederebbe qui?”
Siamo pronti? Lo è il nostro sistema politico-amministrativo? E lo siamo noi, come individui, famiglie, aziende?
Porsi delle domande è la cosa più intelligente da fare, a partire dalla più semplice: “Cosa farei se…”?
Così come sarebbe intelligente iniziare a prepararsi seriamente per eventi che non hanno precedenti… finché siamo ancora in tempo.
