Il vaso di pandoro
- Patrick Trancu
- 23 mag 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 10 apr
Avevo "promesso" qualche riflessione sul libro di Selvaggia Lucarelli "Il vaso di pandoro" che analizza la vicenda Chiara Ferragni e il fenomeno Ferragnez. Le trovate nel video.
Tre le frasi del libro che mi sono appuntato:
«Noi ci inventiamo tutti i giorni qualcosa di cui diffidare, e iniziamo a controllare qualcosa che fino a quel momento non avevamo controllato. Tentiamo di ridurre al minimo gli errori tali da minacciare l'esistenza dell'azienda. Non possiamo mai stare tranquilli».
Questo affermava Alberto Balocco nel 2022 in un'intervista rilasciata a Business People prima della sua tragica scomparsa. E dal mio punto di vista è la frase più importante del libro scritto da Selvaggia Lucarelli perché dimostra quanto nella gestione di crisi sia importante costruire e mantenere una "cultura" solidamente ancorata a dei "valori" e di come sia incredibilmente facile perderla quando il nuovo management, in questo caso la sorella Alessandra Balocco, non la condivide e non la fa sua. O di quanto sia pericoloso non averla proprio, come nel caso di Chiara Ferragni e del suo "management".
La seconda frase è quella in cui la giornalista commenta il famoso video di scuse di Chiara Ferragni:
«L'aspetto più grave, e ormai chiaro a tutti, è che Ferragni non intende assumersi la responsabilità piena di ciò che è accaduto e chiama "errore di comunicazione" quella che invece è stata una comunicazione pianificata e strategica perché lasciasse intendere ai consumatori che la vendita del suo pandoro avrebbe contribuito alla donazione finale a un ospedale».
Il tema è l'assunzione di responsabilità elemento centrale di qualsiasi strategia di gestione di crisi. Per un attimo voglio collegarmi a un suggerimento postato dal resuscitato, è il caso di dirlo, Fabrizio Corona che ben informato sulle cose di casa Ferragnez suggeriva all'influencer in un video postato su TikTok di scaricare tutta la responsabilità sul manager delle sue società Fabio Damato. Un punto di vista analogo a quello espresso da Fedez nell’intervista concessa a Francesca Fagnani a Le Belve.
E' la strategia dello scaricabarile tipicamente italica, non dissimile da quella adottata da Costa Crociere nei confronti del Capitano Schettino in occasione del tragico naufragio della Costa Concordia.
La terza è quella a proposito dei super consulenti chiamati a gestire la crisi. Scrive Selvaggia Lucarelli:
«I consigli della potente taskforce (ndr "niente scuse mi sono spiegata male") faticano a dare risultati».
E infatti poco sono durati, aggiungo io, per loro volontà o per quella del loro mandante.
Faticano perché la comunicazione senza azione è fine a sé stessa. Chiamare i consulenti di comunicazione, anche se di crisi, a gestire una crisi è l'errore più grave che si possa commettere. Giocano un ruolo importante ma non sono quelli che hanno le competenze per consigliare "the course of action".
Buona visione. Curioso di sapere cosa ne pensate.