Dal blackout radar al blackout comunicativo: il caso ENAV tra scaricabarile e autocelebrazione
- Patrick Trancu
- 29 giu
- Tempo di lettura: 1 min
Ieri i problemi di connettività dati che hanno costretto ENAV ad applicare un “rateo zero” sul settore nord ovest del paese gestito dalla sala radar di Linate. Oggi la tipica sceneggiata italiana: l’AD di ENAV Pasqualino Monti che punta il dito contro TIM imputando a quest’ultima i problemi. TIM che controbatte dichiarandosi «estranea ai fatti». Siamo allo scaricabarile, modalità operativa standard quando si verificano problemi, immediatamente seguito dall'autocelebrazione.
Nel comunicato stampa che dovrebbe chiarire che cosa è successo l'AD di Enav dichiara:
«Siamo un'azienda che offre un servizio strategico e delicato e per questa ragione utilizziamo le migliori tecnologie e i migliori professionisti di cui si possa disporre». «Ciò ci rende indiscutibilmente il miglior service provider europeo.»

Aspettiamo di capire, se mai verrà avviata un’indagine, esattamente che cosa è accaduto e di chi sono le responsabilità. Non per giustiziare in piazza qualcuno ma semplicemente per imparare e migliorare.
Intanto confermo il giudizio che ho espresso nel mio post ieri sera: nessuna comprensione degli elementi che sono alla base della comunicazione di crisi. Uno su tutti: l’umiltà.
Il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture logicamente tace.