Pronti per la prossima pandemia?
- Patrick Trancu
- 22 mag 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 6 ott 2024
Nel Paese che ha vissuto una delle peggiori gestioni del Covid-19 a livello planetario si parla di tutto e si scrive di tutto fuorché di quello che dovrebbe preoccuparci.
Nel corso dell'ultimo anno, l’H5N1 variante dell’aviaria ha portato negli USA allo sterminio dei polli, alla contaminazione delle mucche, alla morte di 24.000 leoni marini in Sud America. A questi si aggiungono oltre agli uccelli migratori, anche scoiattoli, delfini, pellicani… Come prepararsi? Lo spiega questo articolo della CNN.
Dagli Stati Uniti al Perù, dal Brasile all’Argentina all’Antartico al Canada. L'evoluzione della situazione può essere seguita attraverso il sito del Center for Disease Control degli Stati Uniti.
Da questo recente articolo del New York Times:
«Una pandemia umana non è affatto inevitabile. Almeno finora, i cambiamenti nel virus non indicano che l'H5N1 possa causare una pandemia, ha detto il dottor Sutton. Tuttavia, ha aggiunto, "non sappiamo davvero come interpretarlo o cosa significhi".
"Anche intuitivamente, penserei che la trasmissione da mammifero a mammifero sia molto probabile",
ha dichiarato Malik Peiris, virologo ed esperto di influenza aviaria presso l'Università di Hong Kong.
"Quello che è successo quando il virus si è spostato in Sud America non l'avevamo mai visto prima", ha detto il dottor Uhart.»
Intanto la Commissaria Ue alla Salute dichiara: gli europei sono a rischio di malattie tropicali a causa del cambiamento climatico e mette in guardia contro le ondate di calore, le inondazioni che diffondono malattie e la preparazione alle infezioni trasmesse dalle zanzare. In un'intervista al Financial Times di oggi, la Commissaria Stella Kyriakides ha dichiarato che, dopo aver cooperato per combattere la pandemia di Covid nel 2020-21, i 27 Stati membri devono aumentare gli sforzi per farlo in altre aree.
Non è il caso di allarmarsi. Ma di essere pronti si.